FAQ e guide su impianti radianti, pompe di calore, pannelli solari e impianti idrotermosanitari
Lo spessore, impegnato negli impianti di riscaldamento a pavimento "standard", si può schematizzare così:
- Spazio per passare tubazioni idrauliche ed elettriche, circa 5-8 cm. Prima di posare l'isolante per il riscaldamento a pavimento, gli impianti devono essere livellati con un "pre-massetto", meglio se con materiale isolante sciolto (sughero, perliti, argilla espansa, ect). Se non c'è spazio a sufficienza, si può optare per un "canale" che passa lungo le pareti, allo stesso livello dell'impianto radiante.
- Isolante + tubazioni = dai 3 ai 5,5 cm. Tale valore dipende da quanto isolamento viene posato sotto il tubo; questo spessore è dato dalle dispersioni che ci sono dal pavimento verso il basso (locale aperto, cantina chiusa, terrapieno, locale riscaldato)
- Massetto, che può impegnare dai 3 cm, con i sistemi tipo autolivellanti ad asciugatura rapida, fino a 4,5 cm per le soluzioni tradizionali. Nei sistemi a secco, il pavimento si può posizionare sull'impianto, a secco.
- Finitura, mediamente da 0,8 a 3 cm (piastrelle, parquet, cotto).
Uno studio, commissionato dalla Eu-Ray, dimostra che il risparmio energetico che si può ottenere da un sistema di riscaldamento a pavimento, va da un 8% fino ad un 30%.
E’ ormai risaputo che quest’ultimo tipo di impianti è molto più efficiente ma solo ora ne abbiamo la conferma.
Lo studio pubblicato, è stato condotto dalle università di Copenhagen (DK) e di Padova.
Questo ha messo a confronto tre diversi edifici (una casa singola, un complesso di uffici ed una fabbrica) situati in tre differenti aree (Venezia, Bruxelles e Stoccolma), comparando l’energia e le emissioni di Co2 a seconda dell’uso di radiatori o riscaldamento a pavimento.
I risultati dimostrano chiaramente che l'impianto a pavimento permette di risparmiare dall’8 al 30%. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito www.eu-ray.com.
I giunti di dilatazione svolgono la funzione di assorbire le dilatazioni termiche o da ritiro del massetto.
La loro realizzazione è indispensabile per i pavimenti di ambienti che superano i 40 mq di superficie o gli 8 m di lunghezza.
Questi si ottengono praticando un taglio dello strato di supporto fino all'isolante e riempendolo con materiale plastico (es. schiuma poliuretanica).
Per evitare fenomeni localizzati di fessurazione si consiglia la realizzazione di giunti di contrazione in corrispondenza di stipiti e soglie di porte interne: in questo caso il taglio va praticato ad una profondità non superiore ad un terzo dello spessore del massetto prestando attenzione alla collocazione dei tubi scaldanti.
Composizione e posa del massetto di copertura
{snippet:description}Il massetto deve essere sufficientemente rigido per sopportare senza deformarsi i carichi statici e dinamici cui è sottoposto: a tale scopo oltre ad una buona compattezza esso deve avere il giusto spessore.{/snippet:description}
Nell'edilizia residenziale, per gli impianti di riscaldamento a pavimento con tubi annegati nello strato di supporto lo spessore nominale minimo sopra i tubi è di 45 mm: per spessori minori attenersi alle normative di riferimento.
Nella preparazione dell'impasto servirsi dell'apposito additivo fluidificante per ridurre il contenuto di acqua e come effetto finale il quantitativo di aria nello strato: la conducibilità termica del massetto risulta migliorata.
L'installazione dell'impianto radiante per riscaldamento a pavimento può iniziare quando l'involucro edilizio è stato completato e corredato di porte e finestre in modo da evitare infiltrazioni d'aria.
Prima di procedere accertarsi che siano verificate le seguenti condizioni:
- intonaco interno ultimato in tutti gli ambienti e ben rifinito fino alla soletta grezza;
- altezza strutturale verificata per la realizzazione del pavimento scaldante;
- collegamenti di impianti elettrici ed idraulici ultimati, con tubi e condotti incassati in un sottofondo alleggerito e livellato su cui procedere alla posa dei pannelli isolanti;
- presenza di nicchie nelle pareti per i collettori, fori nelle pareti e nelle solette per il passaggio dei tubi di collegamento in accordo con gli schemi di progetto.